tradimenti
Un uccello in gabbia

24.08.2019 |
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"A quel punto stavo esplodendo e volevo infilarle il mio uccello nella sua bocca, senza bisogno di dirle nulla lo afferra e lo succhia controllando che il marito la guardasse..."
Con coppia “barchetta” ci conoscevamo da tempo e mi consideravano il loro singolo di fiducia, ma stavolta è cambiato qualcosa…in meglio !!!Li invito un sabato sera nel mio appartamento, arredato con luci soffuse, candele profumate e il lettino da massaggio che lei tanto ama.
Puntuali, suonano alla porta, lei alta, magra, si presenta con una bella scollatura che mostrava il suo seno prosperoso, elegante e molto sensuale. Il suo lui un uomo molto affidabile, occhi chiari magnetici ed elettrizzati dalla serata che stava regalando alla sua regina.
Ci accomodiamo sul divano, le servo del prosecco e gli offro dei gustosi frutti di bosco conditi da un buon gelato. Il tempo trascorre serenamente tra prosecco e chiacchiere sulle ferie ormai finite.
Lei “C” nota subito il lettino per massaggi celato da un piccolo separé del salotto e subito mi dice “ ma un massaggio caldo con la cera non me lo fai?”
Le sorrido e le rispondo “ ho un regalo migliore che ti farà più piacere!”
Mi allontano dalla stanza e prendo un pacchetto che le porgo, lei molto incuriosita lo apre e trova una “gabbietta per uccello”. Mi guarda e mi dice “l’uccello di chi dobbiamo intrappolare in questa gabbia?”.
“Semplice, quello di tuo marito, che dovrà vederti godere con me e non potrà neanche masturbarsi, proprio come uno schiavo dovrebbe fare!!”
Lei inizia ad eccitarsi, si avvicina all’uccello di suo marito e con entusiasmo inizia a leccarlo quel tanto che bastava per poterlo inserire nella gabbietta, prende il catenaccio, chiudere il tutto e dopo essersi agganciata le chiavi del lucchetto nella sua collanina, guardandolo quasi con aria di sfida gli dice:
“Ora stai lì a guardare come mi fa godere avv.segreto”. Il marito non proferiva parola ma la situazione lo eccitava molto e anche per me era lo stesso; avevo già un erezione importante che non riuscivo a nascondere dai pantaloni. ”C” nota subito il mio cambiamento e si leva il vestito rimanendo nuda, si sdrai sul lettino e mi fa segno di avvicinarmi.
Io mi sfilo i pantaloni e la camicia e le verso la cera della candela studiata appositamente per fare massaggi caldi.
Il suo corpo si irrigidisce ma le mie calde mani lo rilassano subito, mi permette di toccarla ovunque quei seni prorompenti erano stretti nella morsa delle mie mani, attraversavo il suo corpo morbido e vellutato soffermandomi nei punti che le provocavano quel brivido di piacere ed eccitazione soffocata.
Il massaggio continua per quasi 40 min e il suo lui era sempre in allerta gironzolando attorno al lettino, sfiorandola con le mani e lei si mostrava compiaciuta di vederlo ingabbiato con il pene sempre più duro.
Le massaggio le caviglie e le mie mani iniziano a salire per tutta la lunghezza delle sue lunghe cosce, le sfioro il clitoride e la penetro con le dita, la sentivo tutta bagnata e vogliosa per quello stava succedendo, in qualche minuto se ne viene con gemiti un po’ soffocati dal suono della musica newage. A quel punto stavo esplodendo e volevo infilarle il mio uccello nella sua bocca, senza bisogno di dirle nulla lo afferra e lo succhia controllando che il marito la guardasse. Continua per un po’ ma la voglia di venire era tanta cosi le riempio di seme il seno. Lei era molto soddisfatta dell’ottimo lavoro di bocca e anche il marito non vedeva l’ora di essere liberato dalla trappola e di sborrare sopra di lei .
Cosi lei si avvicina al tavolo, prende la chiavi, guarda il marito e gli dice “ prima di liberare l’uccello in gabbia devi firma il contratto cuckold cosi avv.segreto diventare il mio toyboy”. Lui annuisce e senza proferire parola da una lettura veloce, lo firma e me lo passa, firmo pure io e alla fine anche “C”.
A quel punto lei prende le chiavi, apre la gabbietta e lo fa venire sul suo seno.
“Il contratto di comodato d’uso cuckold” prevede dei punti molto forti e delle “clausole vessatorie” adesso usa moglie è mia, lui è il suo schiavo ed è in una doppia trappola:quella della gabbietta e quella del contratto sottoscritto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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